Un grazie di cuore dal 42° Congresso Nazionale ANDOS: un ponte tra storie, esperienze e futuro condiviso

Siamo profondamente felici e onorate di aver partecipato, come aBRCAdabra ETS, al 42° Congresso Nazionale di ANDOS, che si è svolto a Gorizia. Un’edizione speciale, che si è distinta per l’apertura al dialogo europeo e il confronto con modelli sanitari e approcci di altri Paesi vicini. Un’occasione preziosa per riflettere insieme su come costruire percorsi sempre più efficaci e umani nella prevenzione, diagnosi e cura del tumore al seno.

La nostra partecipazione è avvenuta attraverso la voce della nostra presidente, Ornella Campanella, invitata a intervenire per rappresentare i bisogni e le esperienze delle persone con mutazione genetica BRCA. Il suo contributo ha messo in luce l’importanza di una comunicazione efficace e consapevole all’interno delle famiglie, dove spesso la genetica si intreccia con scelte difficili, emozioni complesse e tanta necessità di supporto.

“Parlare di rischio genetico in famiglia non è semplice: richiede strumenti, empatia e tempo. Ma è un atto d’amore. Quando una persona scopre di avere una mutazione BRCA, quella consapevolezza riguarda l’intero albero genealogico. Aiutarla a non sentirsi sola in questo passaggio, è il nostro compito e la nostra missione”, ha dichiarato Ornella Campanella durante il suo intervento.

Un ringraziamento sincero va al Comitato ANDOS di Gorizia, padrone di casa di questa edizione, per l’ospitalità attenta e calorosa che ha saputo creare un clima di vera accoglienza e scambio. Un sentito grazie anche al Comitato di Foggia, per la sua visione sempre aperta e lungimirante, e alla cara Betta Valleri, che ci ha accolte già nel 2015, quando aBRCAdabra non era ancora formalmente nata. Fu proprio allora che ci fu dato spazio per parlare di rischio eredo-familiare, anticipando i tempi e gettando le basi per un dialogo oggi sempre più necessario.

Grazie di cuore a Flori De Grassi, Fulvia Pedani, Adelino Adami e a tutto il Direttivo Nazionale ANDOS per aver creduto nel valore del confronto e per aver aperto le porte alle storie, alle istanze e alle domande che ogni giorno raccogliamo dalla nostra comunità.

E un grazie speciale va a tutte le donne straordinarie che hanno riempito l’auditorium arrivando da ogni angolo d’Italia. Donne che hanno condiviso vissuti, brindato alla vita, celebrato traguardi e ricordato che i diritti delle pazienti non possono mai essere dati per scontati: vanno difesi, richiesti, costruiti insieme.


Vi aspettiamo a Pavia, per il decennale di aBRCAdabra. Sarà una giornata di festa, ma anche di riflessione, memoria e futuro. Insieme, per continuare a scrivere una storia collettiva di consapevolezza, cura e coraggio.