La Repubblica: la Senatrice a vita Elena Cattaneo racconta l’impegno di aBRCAdabra

Iniziamo questo nuovo anno condividendo questo editoriale della Prof.ssa, Ricercatrice e Senatrice a vita Elena Cattaneo nel quale racconta l’impegno di aBRCAdabra.

Il tema centrale dell’articolo è il nostro monitoraggio e il continuo stimolo alle regioni e alle istituzioni per superare le inique differenze territoriali in merito al riconoscimento delle esenzioni D99 e D97 e all’approvazione dei PDTA ad alto rischio per le persone portatrici delle varianti patogenetiche BRCA, valorizzando sempre il nostro preziosissimo Servizio Sanitario Nazionale.


La senatrice torna a scrivere di noi dopo i primi editoriali del 2016 e 2017 sempre su Repubblica, nei quali poneva l’accento sull’estremo bisogno di ascolto delle storie personali e familiari delle donne spesso giovanissime, sull’appropriatezza dei percorsi di sorveglianza e prevenzione chirurgica e sul garbo e rispetto da mantenere sempre quando si parla di temi di salute e scelte così personali.


La Senatrice ha ascoltato con attenzione la storia della nostra Presidente in occasione del Festival della Salute organizzato dalla redazione di Repubblica a Roma lo scorso 14 ottobre ed è proprio da quell’incontro che nasce questo editoriale.


Siamo felici e lusingate per questo rinnovato interesse da parte di una donna, ricercatrice e rappresentante così autorevole delle nostre istituzioni.
Auspichiamo che le sue parole fungano da stimolo costruttivo per i sanitari e le istituzioni regionali e nazionali.
I superamento delle iniquità di accesso alle prestazioni sanitarie è un obiettivo prioritario di tutte/i noi

Repubblica.it: Tumori e mutazioni Jolie, l’appello per una giornata di consapevolezza

di Tiziana Moriconi

Dodici associazioni di pazienti chiedono l’istituzione di una giornata il 23 febbraio. Ecco perché
Nell’elenco ci sono i tumori del seno e dell’ovaio, ma anche quelli della prostata, del pancreas, il melanoma e, notizia recente, anche quello del polmone: tutti questi tumori possono avere (in percentuali diverse) un nesso con le mutazioni di due geni, Brca 1 e Brca 2, ossia le cosiddette “mutazioni Jolie“, dal nome della star che ha rivelato di esserne portatrice. Come è stato per lei, sapere di avere ereditato una di queste mutazioni fa la differenza: sia per la cura e la sopravvivenza di chi si è già ammalato, sia per la prevenzione dei suoi familiari sani. Eppure la loro conoscenza è ancora molto scarsa.

Ed ecco perché una rete di 12 associazioni di pazienti ha lanciato oggi la richiesta alle istituzioni per la “Giornata della Consapevolezza Brca”, chiedendo che venga istituita il 23 febbraio. A sostenere da oltreoceano l’iniziativa è niente meno che Mary Claire King, la scienziata che per prima ha scoperto l’ereditarietà nel tumore al seno e i due geni Brca che ne sono responsabili.

Nell’elenco ci sono i tumori del seno e dell’ovaio, ma anche quelli della prostata, del pancreas, il melanoma e, notizia recente, anche quello del polmone: tutti questi tumori possono avere (in percentuali diverse) un nesso con le mutazioni di due geni, Brca 1 e Brca 2, ossia le cosiddette “mutazioni Jolie”, dal nome della star che ha rivelato di esserne portatrice. Come è stato per lei, sapere di avere ereditato una di queste mutazioni fa la differenza: sia per la cura e la sopravvivenza di chi si è già ammalato, sia per la prevenzione dei suoi familiari sani. Eppure la loro conoscenza è ancora molto scarsa.

L’appello
“Ci sta molto a cuore che in Italia, come già negli Usa, possa esserci una giornata di sensibilizzazione sulle mutazioni Brca e le altre varianti patogenetiche simili – dice Ornella Campanella, presidente dell’associazione aBRCAdabra (la prima nata in Italia per le persone portatrici di mutazione patogenetica Brca), capofila dell’iniziativa – .Vogliamo accendere i riflettori: questo tema non è più di nicchia ma un bisogno di salute. Il test BRCA adesso ha un intento non solo preventivo, ma predittivo di risposta alle terapie. Intercettare le persone sane e le persone malate vuol dire dare loro opzioni di cura e quindi tempo di vita. Le Istituzioni ci aiutino”

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Collezione articoli di stampa. 1. 2. 3.

Repubblica.it: Festival Salute 2023. La storia di Ornella Campanella e i portatori di mutazioni Brca prima di Angelina Jolie

Ornella Campanella, presidente di aBRCAdabra (l’associazione nata per sostenere tutti i portatori di mutazioni genetiche BRCA1 e BRCA2 e le loro famiglie), ha raccontato la sua storia  in occasione del Festival di Salute del Gruppo Gedi che si è svolto all’Ara Pacis di Roma.
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Repubblica.it: Tumore al seno e all’ovaio, Sveva: “Un test genetico preimpianto, così mia figlia non ha ereditato la mutazione Brca”

di Tiziana Moriconi

Tumore al seno e all’ovaio, Sveva: “Un test genetico preimpianto, così mia figlia non ha ereditato la mutazione Brca”
Come nel caso di Angelina Jolie, le mutazioni sono ereditarie. Sono pochissimi i centri convenzionati con il Sistema sanitario in cui è possibile accedere alla tecnica.

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Sanitainformazione.it: Donna con mutazione BRCA: «Grazie al ‘test Jolie’ ora ho una figlia sana»

di Federica Bosco

Donna con mutazione BRCA: «Grazie al ‘test Jolie’ ora ho una figlia sana»
La battaglie dell’associazione aBRCAdabra per garantire a chi ha la mutazione BRCA il test Jolie sugli embrioni pre impiantati. La Presidente Campanella: «Costi alti e pochi centri disponibili con il Servizio Sanitario Nazionale. L’Italia continua irresponsabilmente ad allontanarsi dal modello assistenziale universalistico ed equo»

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Dire.it: Sveva: “Mia figlia nata senza la mutazione ‘Jolie’, sarà libera”

di Silvia Mari

Sveva: “Mia figlia nata senza la mutazione ‘Jolie’, sarà libera”
Sveva alla Dire racconta come è diventata mamma dopo una fecondazione assistita e una diagnosi pre-impianto per la mutazione BRCA

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