Shared Decision Medicine nel tumore della mammella metastatico

Nei giorni 14 e 15 dicembre a Napoli è stato presentato un progetto con una tematica suggestiva ed innovativa sul rapporto paziente/oncologo: “Shared Decision Medicine” nel tumore al seno metastatico, promosso dalla Prof.ssa Grazia Arpino ed il Prof Sabino De Placido della Divisione di oncologia del II Policlinico.

La seconda giornata dei lavori si è tenuta presso la Facoltà di Biotecnologie di Napoli ed è stata dedicata al confronto con le associazioni.
In rappresentanza di aBRCAdabra erano presenti Margherita Gargiulo, Referente Campania, e Luciana Cirone, Referente Basilicata, che con altre associazioni hanno accolto con entusiasmo il progetto.

La Prof.ssa Grazia Arpino nel suo ampio ed esaustivo intervento ha affermato che grazie alle novità della ricerca scientifica e genetica oggi sono disponibili molteplici strategie terapeutiche nel tumore della mammella e quindi l’importanza della centralità della paziente nelle fasi decisionali del processo di cura è imprescindibile.

“Oggi abbiamo a disposizione più farmaci efficaci nella malattia metastatica, con diversi profili di tossicità, e in questo contesto la personalizzazione del trattamento oncologico è finalmente possibile. Una personalizzazione non più basata unicamente sulla caratterizzazione molecolare del tumore, ma che deve necessariamente realizzarsi tenendo conto delle aspettative e della volontà delle pazienti. Il processo decisionale condiviso (Shared Decision Medicine) è un gateway innovativo per l’assistenza personalizzata non ancora  pienamente implementato nella pratica clinica in oncologia e si auspica in un futuro prossimo la promozione dell’ applicazione dei processi SDM tra gli ospedali di cura e i centri accademici.” Prof.ssa Grazia Arpino.

“Noi non curiamo la malattia, noi curiamo la paziente”, con queste parole ha concluso il suo intervento il Prof. Mario Giuliano, un bellissimo slogan per il futuro dell’ambizioso progetto.

L’incontro si è concluso con l’intesa di organizzare in tempi brevi un ulteriore incontro con le associazioni per condividere eventuali criticità e/o successi sul territorio regionale nell’attuazione ed il raggiungimento di questo SÌ ambizioso, ma anche realistico obiettivo grazie al team di alta professionalità che lo persegue.

In conclusione il paradigma deve cambiare:
La paziente non è più considerata soggetto “passivo” ma attivo nella ricerca del percorso di cura più idoneo da adottare, al fine di garantirle anche una buona qualità di vita futura.

aBRCAdabra ringrazia la Prof Grazia Arpino, il Prof. Sabino De Placido, i Proff. Carmine De Angelis, Mario Giuliano ed il Dr. Pietro De Placido del Reparto di oncologia del II Policlinico per l’interessante evento.