Il valore della medicina di precisione e dei test diagnostici nelle persone affette da tumore alla mammella con mutazione dei geni BRCA1 e BRCA2

La referente regionale di aBRCAdabra per il Veneto, Elisa Ragazzi, ha partecipato giovedì 1 febbraio, alla conferenza stampa che si è svolta presso la sede del consiglio regionale del Veneto a Palazzo Ferro-Fini a Venezia.


Tra i temi affrontati, la possibilità di accesso equo ai test genetici, non solo per le persone che già presentano la malattia ma anche per i familiari per poter intervenire in modo tempestivo.

aBRCAdabra insieme a Europa Donna ha partecipato attivamente al dibattito.


Un estratto dell’intervento di Elisa per aBRCAdabra “Emerge la necessità di rendere il più semplice possibile l’accesso al test e la presa in carico dei familiari sani, ma a rischio, che devono avere accesso ai percorsi di sorveglianza/prevenzione previsti per l’alto rischio genetico. Capillare è il nostro impegno come associazione, anche a livello comunicativo, ma gli sforzi compiuti quotidianamente vengono ripagati. A testimonianza dell’efficacia delle azioni portate avanti, sempre più giovani donne sane si rivolgono ad aBRCAdabra. E’ un dato importantissimo, perché consente di intercettare le persone portatrici della mutazione BRCA prima dell’insorgenza di una patologia tumorale”.

Grazie per il graditissimo invito che ci ha permesso di sottolineare quanto sia importante e auspicabile che esistano percorsi di diagnosi e terapia in tutte le venti regioni italiane e possibilmente uniformi, che comprendano maschi, femmine e l’offerta degli stessi esami di monitoraggio in tutte le regioni italiane.

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