Ottenimento della D99 in Alto Adige e provincia autonoma Bolzano: un altro importante traguardo per aBRCAdabra!

Approvata in Alto Adige e nella provincia autonoma di Bolzano l’esenzione D99 per le persone portatrici delle varianti patogenetiche BRCA. L’esenzione prevede la copertura per le ‘Prestazioni diagnostiche correlate alla diagnosi precoce dei tumori in persone portatrici di BRCA1e BRCA2”, dallo screening alla chirurgia di riduzione del rischio.

 

“Il cammino è stato lungo e tortuoso, con il Covid poi si è arenato tutto- ha sottolineato Roberta Lo Cascio, referente aBRCAdabra per l’Alto Adige- ma grazie ad un percorso che ha visto accanto all’ azienda sanitaria dell’Alto Adige il lavoro delle associazioni di volontariato, e di aBRCAdabra in particolare, è stato possibile raggiungere questo risultato. Ci abbiamo lavorato per 5 anni”.

 

“Con la deliberazione della Giunta Provinciale 856 anche la provincia autonoma di Bolzano e l’ Alto Adige riconoscono il PDTA e l’esenzione D99 per la presa in carico delle persone portatrici della variante patogenetica BRCA e/o di altri geni predisponenti ad alcune forme di tumore ereditario della mammella e/o dell’ovaio. Il percorso consente a queste persone di eseguire gratuitamente le prestazioni diagnostiche previste dal protocollo di sorveglianza: un costo annuo che può variare tra le diverse regioni tra i 500 e i 1.000 euro, quindi iniquo e spesso insostenibile”,  ha spiegato la presidente di aBRCAdabra Ornella Campanella.

 

“Intercettare una mutazione BRCA consente di offrire alle donne quelle strategie chirurgiche per prevenire alcuni tipi di cancro (mammella e ovaio), diagnosticare alcuni tipi di tumore in una fase molto precoce e quindi salvare vite. Un concetto molto chiaro al quale aBRCAdabra, le sue referenti e le istituzioni territoriali di alcune regioni sono arrivate da tempo. E tutte le altre? In pericoloso e sempre più inaccettabile ritardo”, ha concluso la presidente di aBRCAdabra.

 

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