Corriere.it: Mutazione BRCA, una nuova strategia per ritardare la menopausa nelle «portatrici sane»
di Vera Martinella
.Alle donne con la mutazione dei geni BRCA1 e BRCA2, che hanno un rischio elevato di tumore, viene oggi proposto l’intervento di asportazione di tube e ovaie attorno ai 40 anni. Ma gli esperti stanno testando un’opzione con meno effetti collaterali.La mutazione dei geni BRCA1 e BRCA2 espone a una maggior probabilità di sviluppare cancro a seno, ovaio, prostata e pancreas.È il percorso che hanno fatto, rendendolo noto al vasto pubblico, sia l’attrice americana Angelina Jolie sia la modella italiana Bianca Balti e che le ha portate alla difficile decisione di sottoporsi alla mastectomia (l’asportazione del seno, seguita da ricostruzione) e alla rimozione di tube e ovaie per non ammalarsi di cancro. Una scelta faticosa, che devono affrontare molte donne ogni anno tenendo conto di svariati fattori: dal forte impatto psicologico, ovviamente, fino al desiderio di avere dei figli e ai problemi di salute che comporta l’andare in menopausa in giovane età.Il protocollo sperimentale TUBAII-WISP study, che vede la collaborazione di molti centri in tutto il mondo e la partecipazione di esperti italiani del San Gerardo a Monza (resp. Prof. Fruscio) e del Policlinico Gemelli a Roma (prof. Scambia) e che punta a effettuare in un primo momento la rimozione soltanto delle tube e successivamente quella delle ovaie, ritardando così l’inizio della menopausa e riducendo sia i disagi che gli «effetti collaterali».Intervento di Alberta Ferrari coordinatrice CTS aBRCAdabra ETS.