aBRCAdabra incontra le aziende: Verona, serata a sostegno del progetto “La carezza della mamma”
Il Team WorkInTarget di Forever Living, con sede a Verona, ha scelto di dedicare una serata di beneficenza a sostegno di Associazione aBRCAdabra.
Sono sempre di più le aziende che decidono di sostenere i nostri progetti, permettendoci di aumentare sempre di più la conoscenza dei tumori BRCA associati, informando con un linguaggio semplice e chiaro. Questo scambio di informazioni è una concreta opportunità per intercettare possibili famiglie a rischio.
Durante la serata si sono toccati argomenti importanti, che hanno permesso ai partecipanti di ascoltare Elisa Ragazzi, che ha rappresentato aBRCAdabra e trasmesso in modo autentico ed emozionante la sua testimonianza durante l’evento di beneficenza organizzato da Miriam Fabris.
Il ricavato della serata è stato devoluto interamente al progetto che più ci sta a cuore in questo periodo dell’ anno: La carezza della mamma.
“Sono Miriam e vorrei raccontarvi le emozioni di una serata organizzata per raccogliere fondi a favore dell’Associazione aBRCAdabra.
Sono un’incaricata di Forever Living, che ha come missione quella di far conoscere tutti i benefici e le proprietà dell’aloe vera. Si preoccupa del benessere delle persone e per questo è impegnata anche nel sociale con alcune associazioni di assistenza umanitaria e sprona noi incaricati ad andare in soccorso di chi ha più bisogno.
Così ho scelto di aiutare aBRCAdabra, spinta anche dall’affetto che provo nei confronti della mia amica Elisa che fa parte dell’associazione.
Ho organizzato una serata, durante la quale le emozioni sono state palpabili e hanno lasciato un segno tangibile nei cuori di chi c’era. Il ricavato verrà devoluto all’iniziativa ‘La carezza della mamma’. Dicembre è il mese in cui spesso guardiamo alle sedie vuote, pensiamo a chi non c’è più, ma questo ci distoglie da ciò che è veramente importante: chi rimane, chi sopravvive, chi resta. Stasera siamo qui per quei bambini rimasti, rimasti senza la mamma, gli abbracci e le carezze.
Ho dato la parola ad Elisa, che per la prima volta, ha presentato aBRCAdabra e ci ha raccontato di quello che ha vissuto quando ha scoperto di essere portatrice della mutazione genetica, di quanto le ragazze dell’associazione le siano state di conforto, aiuto e supporto durante tutta la malattia. E io mi sono ritrovata ad amare queste persone, perché hanno fatto tanto per la mia più preziosa amica. La commozione è stata forte, abbiamo provato a capire cosa significa ritrovarsi ad avere a che fare con un tumore BRCA associato.
Voglio ringraziare Maria per la sua gentilezza e disponibilità, e Cristina e Giulia che mi stanno insegnando a lavorare con il cuore”.